domenica 23 febbraio 2014

E' un colo di stato o un colpo di testa?!

Credo sia sbagliato sparare su un singolo. Meglio aspettare il mucchio, che evidentemente non è "selvaggio". Cerchiamo di capire dove vuole arrivare questo esperimento/colpo di stato di destra, voluto anche dal PD. E' più facile andare a destra in questo povero paese e se si spara su un singolo, anche in questo modo banale, può sfuggirci la prospettiva. E' evidente che solo una rivoluzione può dissodare il terreno. Voi credete che questo popolo sia in grado di farla, violenta o Nonviolenta che sia?


lunedì 9 dicembre 2013

Al mio amico Pierluigi. Votosilenzioso è di più. E' azione.

L'astensionismo in poltrona non centra niente con quello che sostengo, che richiede azione. Per esempio, nel mio piccolo, dichiaro e spiego il mio pensiero, dedico tempo, che per me è azione. Pierluigi, i candidati fanno quello che gli pare. I ministri fanno cose che non devono e restano dove sono. Un delinquente comune per vent'anni ha fatto tutto quello che ha voluto. Il PD non ha fatto niente per fermarlo, e recentemente si persino associato con la sua banda di manigoldi, perché non sono altro. I giornalisti televisivi danno spazio a delinquenti, soubrette anziane, omuncoli, storici da strapazzo, ignobili individui e noi siamo sempre fermi. Renzi non lo manderà via più nessuno, resterà dove arriverà. Quello che intendo per Nonvoto richiede azione e preparazione, certo io sono più un don Quijote finché resterò isolato, ma sono convinto della mia idea. Molti la pensano come me e prima o poi qualche cosa succederà.

domenica 8 dicembre 2013

Due milioni di votanti, due milioni di conniventi con un sistema politico.

Fra parentesi (chissà quanti sono quelli di Forza Italia), hanno messo una croce sul loro futuro, se lo hanno ancora.

SIETE ANDATI A VOTARE. MALE, MOLTO MALE!

Oggi come avevo scritto in questo blog da combattimento, sono uscito, come se stessi andando a votare e invece sono andato allo Zucca (oggi si chiama Camparino) a Milano e mi sono fatto un rabarbaro Zucca. Senza fare schiamazzi ho brindato al crollo del sistema politico e alla rinascita della democrazia.

venerdì 6 dicembre 2013

NO. NON ANDATE A VOTARE.

No, votare significa riconfermare. Ho votato questo partito da sempre, perché molte cose di questo Paese non mi piacevano. Il nostro Paese non era  libero, se fosse rimasto com'era, sarebbe orribile e non avrei mai fatto nascere i miei figli. Oggi una parvenza di libertà c'è, poca ma apparentemente siamo più liberi di allora. Le  famiglie erano oppressive, perbeniste, le donne non erano affatto libere, il sesso era solo un enorme errore, un peccato mortale, la chiesa era presente ovunque. Soffocante, l'atmosfera era soffocante. Abbiamo contestato tutto, madre, padre e parenti per primi, poi siamo passati al resto. Abbiamo scardinato, perché solo così si poteva creare. Poi qualche cosa è andata storta o si è, più probabilmente, strategicamente voluto fare andare tutto sulla strada del sangue. Sono iniziate le stragi di stato, sono arrivate le brigate e  abbiamo perso. Ci siamo allontanati, ci siamo compromessi accettando i valori del vendersi e comprare. Abbiamo perso, con il passare del tempo i politici migliori. Ci sono rimasti i peggiori, che badate bene rispetto a quelli che abbiamo, erano geniali, nel bene e nel male. Poi anche questi sono spariti e sono stati sostituiti da una banda di manigoldi. Oggi, chi sognava un mondo diverso e parlava di una rivoluzione impossibile nelle birrerie, non c'è più. Non ci sono sogni, ma non ci sono nemmeno obiettivi. Questo Paese ha bisogno, lo chiede, lo grida, supplica una visione innovativa, non solo della politica, ma del sistema di vita. Quando questi politici, che noi continuiamo imperterriti a votare parlano di ripresa economica, parlano del nulla. E' proprio il sistema economico e il modo di concepire la vita insieme che deve assolutamente cambiare. E' indispensabile che noi si torni a sognare. Il Paese deve cambiare e non cambierà domani, dobbiamo progettare un futuro per chi è piccolo e ha Speranza. Votare significa confermare uno stato di cose che non è più accettabile, indipendentemente dalle idee che ognuno di noi ha. Siamo in guerra signori è tempo di svegliarsi e rimboccare le maniche!

domenica 1 dicembre 2013

Un Paese sempre in campagna elettorale non può cambiare.

Vivo in un Paese meraviglioso. Un museo a cielo aperto, in parte rovinato dagli interessi dei costruttori, della mafia, della santa corona unita, dalla camorra e infine da una massa di politici cialtroni. Sono sempre stato di sinistra, credo che solo pensando alla condivisione sia possibile cambiare il Mondo.
Vivo in un Paese che è sempre in campagna elettorale, dove la politica non pensa al bene del Paese, ma a gratificare i possibili votanti.
Vivo in un Paese dove i politici non sanno dialogare, litigano e preparano teatrini per gli stupidi.
In questi giorni vivo l'ennesima campagna elettorale del partito che ho sempre votato, ma che non voterò più.
Chi sono Civati, Cuperlo e Renzi. Cosa vogliono essere. Un partito dovrebbe avere un obiettivo unico. Un Partito deve nascere dai desideri e dai sogni dei Cittadini.
Vivo in un Paese dove i cittadini vivono pensato a se stessi e fanno fatica a pensare alla collettività e al Paese.
Solo i Cittadini possono essere il cuore di un Paese, ma devono sentirsi il cuore e non servi di un potere distante che non sa difenderli e soprattutto non è capace di costruire il futuro ai propri figli.
Senza Cittadini non può esserci un Partito, ma solo superbi che pensano di poter diventare dei piccoli cesare. Ricordo a tutti loro che Cesare ha combattuto e ha rischiato le penne, prima di poter pensare di prendere la guida di un impero e che dei Cittadini lo hanno eliminato per proteggere la libertà del loro Paese.

Votosilenzioso è un suggerimento di un semplice Cittadino. Astenersi in massa è una rivoluzione Nonviolenta e può diventare un voto se lo si prepara e lo si vuole tutti insieme.

lunedì 14 ottobre 2013

Cambiamento

Ho letto questa conclusione in un articolo apparsa su "La Stampa" a firma di Abraham B. Yehoshua. L'ho trovata piena di speranza, una speranza che si adatta a moti casi.

"Quando una figura carismatica e dotata di un potere politico nocivo esce di scena, la speranza non è che il suo sostituto pur mantenendo gli stessi poteri, sia una persona più gradevole, ma piuttosto che la sua uscita di scena rappresenti l'inizio di un cambiamento nella struttura dei poteri politici [....] che ha fatto regredire la democrazia [...]".